Delitto Garlasco: oltre all'impronta femminile spunta un MOVENTE



Da un attento esame della chiavetta USB (archiviazione di dati per il computer) di Chiara Poggi, sono stati trovati dei files considerati di grande rilevanza ai fini dell'indagine per l'omicidio della ragazza. Si tratta di articoli scritti dalla stessa vittima, dal 17 marzo al 24 maggio, (quindi fino a 2 mesi e mezzo prima di essere uccisa); molti basati su ricerche in merito alla pedofilia. Un suo articolo, in particolare, si intitola: 'Omicidi senza colpevoli'. Poi ci sono i file archiviati come 'pedofilia 1, 2 e 3'. Pdf che riportano sempre articoli di giornale: "Chi sono davvero i pedofili? Sono vittime di una patologia dell'istinto o di una devianza psicosociale?". Molti files tratti da Internet. Davanti a questa "raccolta", viene spontaneo persi una domanda: e se la ragazza fosse stata minacciata da qualcuno, perchè sapeva qualcosa che non avrebbe dovuto sapere? O se addirittura fosse stata uccisa proprio perchè aveva dei sospetti gravi su qualcuno? Da qui al ritorno dell'attenzione sul suo fidanzato il passo è breve. Alberto Stasi è indagato per la doppia accusa di omicidio e detenzione di file pedopornografici: 128 pagine depositate il 30 settembre scorso. Ma se Chiara avesse avuto sospetti sul fidanzato per qualcosa di tanto grave, perchè avrebbe dovuto continuare a uscirci serenamente insieme?? (Fino all'ultimo sono stati visti andare d'amore e d'accordo). Si pensa a un nesso (in senso negativo per Stasi) sulle ricerche di Chiara, e files di argomento pedopornografico trovati nel computer del fidanzato; ma se questo nesso non fosse piu' semplicemente che il ragazzo la stava aiutando in queste ricerche?

L'attenzione dell'accusa e' puntata su nove files: cinque sull'anoressia e sul disturbo di 'estrema dipendenza reciproca', tre (tutti pdf scaricati dalla pagina online di un settimanale) sulla pedofilia e in particolare sul profilo del pedofilo, e l'ultimo, pubblicato da Repubblica, sui cold case, i cosiddetti casi freddi. Ricordiamo che le 2 cugine di Chiara, con problemi di anoressia, immediatamente dopo la sua morte sono state nella cerchia dei "sospetti" a causa di uno strano atteggiamento, alcune affermazioni non vere, e una fotografia creata "ad arte" (ma bollata subito) con Photoshop, in cui apparivano abbracciate alla vittima, per dimostrare che bel rapporto avessero con lei; quella foto non è mai esistita, Chiara era sola davanti all'obiettivo, ed è preoccupante pensare che le 2 ragazze, così amiche e vicine a Chiara, non avendo nemmeno una foto con lei abbiano dovuto "inventarsela" e portarla a mo' di "trofeo" (sì ma della menzogna) addirittura al suo funerale.
La qual cosa, (unita al fatto che una delle due cugine andava distribuendo in giro il proprio curriculum vitae ai giornalisti di cronaca, per tentare la carriera) scatenò a suo tempo l'indignazione e le accuse dell'opinione pubblica, in particolar modo del popolo di internet che inizio' a diffondere immagini al vetriolo, a mo' di vendetta per il mancato rispetto verso Chiara (le immagini, che le mostrano abbracciate ad Annamaria Franzoni anzichè a Chiara, dicono davvero tutto).

Questo, tanto per dire che forse concentrare tutta l'attenzione su un unico indiziato, quando di ulteriori elementi "stravaganti" ce ne sarebbero altrove, sa di stantìo. (Senza accusare le cugine, per carita', che magari peccano solo di cattivo gusto).
Menomale che a far crollare tante "certezze", almeno nell'opinione pubblica, è servita anche la NUOVA IMPRONTA, di una scarpa presumibilmente femminile, individuata SOLO ORA, a distanza di 2 anni, sul luogo del delitto....
Attendiamo fiduciosi.... Anzi no, ATTENDIAMO e basta.