Denaro italiano ai talebani, Nato "non al corrente"

Kabul, 15 ott. (Apcom) - La Nato "non è al corrente" di pagamenti dei servizi segreti italiani ai talebani in Afghanistan per mantenere la pace nella regione sotto loro responsabilità, un'indiscrezione pubblicata dal quotidiano britannico Times. Lo ha dichiarato un portavoce dell'alleanza atlantica. Palazzo Chigi ha smentito con una nota ufficiale qualunque "mazzetta" ai ribelli, mentre il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha preannunciato azioni legali contro il Times, che ha diffuso l'indiscrezione. "Questa non è una pratica di contro-guerriglia. (...) Ma il governo afgano può a volte stringere accordi locali. Se viene praticato, viene più da parte del governo afgano che con le forze internazionali", ha dichiarato il portavoce della forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf), la missione sotto comando Nato in Afghanistan, il generale Eric Tremblay. Molte fonti militari che hanno richiesto l'anonimato hanno già ammesso questo genere di pratiche, in particolare con i soldati canadesi dispiegati nella provincia meridionale di Kandahar ma anche in altre regioni e da parte di militari di altri Paesi. "Non ne sono al corrente" , ha indicato il generale Tremblay. "I francesi non danno denaro ai ribelli a Kapisa e Surobi", regione vicina a Kabul dove sono schierati, ma "favoriscono lo sviluppo per accompagnare l'azione della forza" militare, ha da parte sua indicato il portavoce francese, il tenente colonnello Jackie Fouquereau. Il Times ha sostenuto che gli 007 italiani abbiano versato decine di migliaia di dollari ai comandanti talebani e ai signori della guerra locali per mantenere la pace nella regione di Saroubi, della quale i soldati italiani avevano la responsabilità prima di essere avvicendati dai francesi. Nella ricostruzione del quotidiano britannico, i dieci soldati francesi uccisi in un'imboscata in questa regione nell'agosto 2008 sottovalutarono il rischio della loro missione perché gli italiani non li avevano informati che pagavano i talebani per mantenere la regione pacificata. "Il governo Berlusconi", ha precisato una nota della Presidenza del Consiglio italiana, "non ha mai autorizzato né consentito alcuna forma di pagamento di somme di danaro in favore di membri dell'insorgenza di matrice talebana in Afghanistan, né ha cognizione di simili iniziative attuate dal precedente governo". I soldati francesi erano dispiegati soltanto da un mese quando dieci di loro furono assassinati, il 18 agosto 2008, in una delle imboscate più cruente tese dalla guerriglia contro forze internazionali in Afghanistan.