E’ donna, è divorziata ed ha quattro figli. Margot Kaessmann, 51 anni, vescovo di Hannover, è la nuova “papessa” dei protestanti tedeschi. Kaessman è un volto noto in Germania grazie all’ impegno profuso in favore dei problemi degli infanti e in particolar modo dei bambini disagiati, sia per la grande abilità oratoria e mediatica.E’ stata eletta oggi dal Sinodo di Ulm e dai rappresentanti della Conferenza episcopale evangelica.
Figlia di un fabbro e di una infermiera, Margot venne nominata vescovo della chiesa luterana di Hannover nel 1999; seconda donna tedesca vescovo nella storia della riforma dopo Maria Jepsen ad Amburgo. Da oggi sarà lei a dover guidare i molti cittadini tedeschi che seguono la chiesa evangelica; è la prima volta che una donna viene chiamata a svolgere questo incarico.
La separazione alle spalle non le ha impedito di essere eletta perché i protestanti consentono il divorzio; in merito la Kaessmann ha dichiarato di aver deciso di divorziare per poter vivere in modo sincero, non vincolato da un matrimonio di facciata.
Non fu mai tenera nei confronti della chiesa cattolica, già qualche anno fa si trovò ad attaccare la posizione di papa Giovanni Paolo II contro l’ uso del preservativo. La “campagna” di Kaessmann sosteneva, giustamente, che il preservativo non fosse solamente un anticoncezionale ma soprattutto uno strumento utile per difendersi da malattie infettive anche gravi come l’ HIV.
In seguito ebbe modo di criticare aspramente anche papa Benedetto XVI per gli insufficienti sforzi compiuti in favore dell’ ecumenismo. E’ una novità per i protestanti e probabilmente una bizzarria agli occhi dei cattolici la cui religione impedisce alle donne di diventare preti, quindi ufficiali ministri di Dio. La chiesa protestante è da sempre più aperta e più innovativa ma, anche se riesce difficile crederlo, speriamo che quella cattolica possa prenderla ad esempio e cominci a riconsiderare il ruolo della donna al suo interno.
Figlia di un fabbro e di una infermiera, Margot venne nominata vescovo della chiesa luterana di Hannover nel 1999; seconda donna tedesca vescovo nella storia della riforma dopo Maria Jepsen ad Amburgo. Da oggi sarà lei a dover guidare i molti cittadini tedeschi che seguono la chiesa evangelica; è la prima volta che una donna viene chiamata a svolgere questo incarico.
La separazione alle spalle non le ha impedito di essere eletta perché i protestanti consentono il divorzio; in merito la Kaessmann ha dichiarato di aver deciso di divorziare per poter vivere in modo sincero, non vincolato da un matrimonio di facciata.
Non fu mai tenera nei confronti della chiesa cattolica, già qualche anno fa si trovò ad attaccare la posizione di papa Giovanni Paolo II contro l’ uso del preservativo. La “campagna” di Kaessmann sosteneva, giustamente, che il preservativo non fosse solamente un anticoncezionale ma soprattutto uno strumento utile per difendersi da malattie infettive anche gravi come l’ HIV.
In seguito ebbe modo di criticare aspramente anche papa Benedetto XVI per gli insufficienti sforzi compiuti in favore dell’ ecumenismo. E’ una novità per i protestanti e probabilmente una bizzarria agli occhi dei cattolici la cui religione impedisce alle donne di diventare preti, quindi ufficiali ministri di Dio. La chiesa protestante è da sempre più aperta e più innovativa ma, anche se riesce difficile crederlo, speriamo che quella cattolica possa prenderla ad esempio e cominci a riconsiderare il ruolo della donna al suo interno.
