Inchiesta in Calabria: piu' alta percentuale di MALATI di TUMORE

- FONTE: Repubblica.it -

- PAOLA - I giovani paolani si ammalano di tumore quattro volte di più rispetto alla media nazionale. Paola è una cittadina tirrenica che si trova a metà strada tra Cetraro, dove è stata ritrovata la nave Cunsky, ed Amantea, dove si è spiaggiata l'ormai tristemente famosa JollyRosso. Entrambe con il loro carico di fusti tossici. Non si sa ancora con certezza dove siano stati interrati i rifiuti - la Procura di Paola sta indagando su questo - ma di certo proprio a partire dall'arrivo di quelle navi sono aumentati i tumori nella popolazione giovane.

Il picco di malattie a Paola si è registrato negli ultimi dieci anni "ma questi - spiega il dottor Cosimo De Matteis, che ha coordinato l'indagine - sono i primi dati che abbiamo". E proprio nel 1990, il 14 dicembre, la Jolly Rosso arrivò sulla spiaggia nei pressi di Amantea, dove rimase abbandonata a se stessa per ben sei mesi, fino al giungo del '91. E si ipotizza che quelli fossero anche gli anni dell'affondamento della Cunsky.

Ma perché solo ora la prima indagine? De Matteis, stanco di veder morire i suoi pazienti, ha coordinato la ricerca - come responsabile nazionale del sindacato medici italiani - incrociando le cartelle di otto medici di base di Paola su 12.590 assistiti. L'operazione può sembrare semplice, ma è una ricerca che nel contesto locale calabrese diventa difficile. E che in altri paesi della costa probabilmente non avverrà mai: non sono molti i medici propensi a osare tanto. Per questo "chiedo - dice De Matteis - che sia la Regione a fare uno studio sistematico su tutta la fascia tirrenica".

Veniamo ai dati. Nella fascia tra i 30 ed i 34 anni, i giovani di Paola si ammalano di tumore con una media del 2.90% contro la media nazionale dello 0.74% per gli uomini e dello 0.86% per le donne. Dai 35 ai 39 anni la media a Paola è del 2.07 contro quella nazionale dell'1.24 per gli uomini e dell'1.78 per le donne. Nella fascia dai 40 ai 44 anni la media a Paola è del 4.15% contro il 2.11 per i maschi e il 3.33 per le donne. Ma anche se guardiamo la fascia dei 60 - 64 anni il tasso del 15,77% è superiore all'11.43 dei maschi e all'11.69 delle donne. Dopo i 65 anni la media scende.

"Fino a qualche anno fa avevo pazienti ultracentenari, oggi neanche uno" - dice il dottor De Matteis - Le ricerche sono state fatte a Paola ma ora ci si augura che anche i medici degli altri paesi costieri incrocino i dati per vedere se il fenomeno riguarda tutta la zona o no".

"Chiedo il disastro ambientale - dice la senatrice Antonella Bruno Ganeri, che è stata due volte sindaco di Paola, dal '93 al 2001, e che è stata colpita personalmente dalla perdita di due figli giovanissimi, morti entrambi per tumore. "Chiedo che il governo centrale si muova. Lo deve a chi non c'è più perché vittima del lavoro, come nel caso della Marlane, e dell'ambiente, come sta accadendo a Paola. Ci sono stati casi di ragazzini morti a dodici anni. Questa è una terra avvelenata da sostanze radioattive buttate qui come se la Calabria fosse la pattumiera d'Italia".

"Io ormai ho paura nell'aprire le analisi dei miei pazienti - dice De Matteis - ora tutti vogliono fare i test tumorali. Se mi arriva una ragazza con un nodulo deve aspettare mesi per una mammografia o un'ecografia. Come si fa a fare prevenzione in queste condizioni? Noi vogliamo il potenziamento del numero e della qualità degli strumenti diagnostici e anche più personale. Se c'è solo un radiologo come si fa a fare prevenzione?".

Ma perché i rifiuti tossici sono stati buttati proprio in Calabria? "Attribuisco questo lento declino del territorio - dice la senatrice Bruno Ganeri - a due fattori: la depressione culturale in cui sta sprofondando il Paese e la malapolitica. La Seconda Repubblica non è mai decollata. In Calabria la politica ha abdicato ai propri compiti, è diventata clientela e mercato. La città di Paola è stata colpita. Cosa dobbiamo auspicare? Un esodo in massa per lasciare la nostra terra nelle grinfie della mafia e della mal politica? Spero che finalmente oggi si arrivi al punto di sapere la verità e che queste cose non vengano più insabbiate. Oggi abbiamo un Procuratore della Repubblica, Bruno Giordano ed un assessore regionale all'ambiente, Silvio Greco, che hanno fatto scudo contro il sistema dei faccendieri e della mala politica. Chiedo che lo Stato li sostenga".