Il Caso Marrazzo: oggi gli interrogatori nel Carcere di Regina Coeli

Sono in corso a Roma gli interrogatori sul caso Marrazzo, ricattato dai carabinieri per un video che lo ritraeva in compagnia di un presunto viados o transessuale.

Quattro Carabinieri dovranno rispondere davanti al Gip Sante Spinaci, nel carcere di Regina Coeli, di aver ricattato il presidente della Regione Lazio, Piero Mararzzo, con la minaccia di diffondere un video che ritrae il politico in un appartamento privato.

Piero Marrazzo denunciando l'accaduto, ha dichiarato che durante una serata dei primi di Luglio, mentre si intratteneva a casa con tale persona, hanno fatto irruzione i carabinieri, pretendendo denaro con la minaccia di far diffondere il video che avevano appena girato e che lo ritraeva nel suo privato con quella persona. Marrazzo dichiara che i carabinieri non solo hanno voluto i 2000 euro in contanti che lui possedeva in casa in quel momento, ma anche vari assegni per un totale di 20.000 euro.
Tra i 4 Carabinieri, il Maresciallo Tamburino, era quello che doveva occuparsi della commercializzazione del cd contenente le immagini "rubate".