Premio Nobel per la pace ad Obama: "WOW"

“Wow”!
- A quanto pare questa è stata la reazione “a caldo” del presidente degli Stati uniti d’ America, Barack Hussein Obama jr quando gli è pervenuta la notizia del premio nobel per la pace che gli è stato assegnato.
Il comitato di Oslo che ha conferito il premio ha citato, mediante la persona del presidente Thorbjoern Jagland, l’ importanza della “ visione e gli sforzi di Obama per un mondo senza armi nucleari ” tra le altre motivazioni che hanno portato la commissione a questa decisione tanto inaspettata quanto gradita.
Ovviamente hanno inciso la sua apertura nei confronti del mondo arabo, il suo impegno per la ripresa dei negoziati in medio oriente e la “volontà degli Stati Uniti di lavorare con gli organismi internazionali”.
Obama regala speranza, Obama regala sogni; ma allo stesso tempo dimostra ed insegna che alle volte sperare è necessario e che i sogni possono concretizzarsi. Riprendendo una battuta dell’ attore-regista Will Smith in riferimento all’ elezione di Obama “neppure Hollywood era mai arrivata a tanto!”. Hollywood non aveva mai ipotizzato un presidente nero ed ovviamente non avrebbe neppure mai immaginato che questo presidente avrebbe avuto l’ onore di ricevere un premio del genere a soli 10 mesi dall’ insediamento alla Casa bianca.
E’ vero, Obama deve fare i conti con molte situazioni che attendono ancora una risoluzione, prima fra tutte la riforma sanitaria tanto attesa e tanto contrastata, ma per ora il presidente ha dimostrato di essere in grado di fronteggiare problemi difficili (la crisi economica) e di sapersi destreggiare in situazioni complesse e controverse (i rapporti con il mondo arabo).
La sua stessa storia personale ha fatto sì che la sua figura divenisse un simbolo: figlio di madre bianca e padre kenyota, nasce ad Honolulu (Hawaii); si trasferisce bambino in Indonesia, luogo natale del secondo marito della madre, per poi fare ritorno alle Hawaii dove verrà cresciuto dai nonni materni. Laureatosi in giurisprudenza sfrutterà i suoi studi per difendere i più deboli e si impegnerà soprattutto per prestare soccorso ad organizzazioni impegnate nella difesa dei diritti civili e del diritto di voto.
Nelson Mandela, a sua volta premio Nobel per la pace nel 1993, ha visto il suo sogno di un “riscatto nero” prendere vita prima con l’ elezione di Obama ed ora con l’ assegnazione di un premio così significativo.
Certe affermazioni che furono fatte, all’ annunciata elezione del presidente, da alcuni esponenti dell’ attuale governo italiano riguardo a presunti (ed ovviamente mai supportati da alcuna prova) rapporti trasversali tra il presidente Obama ed Al Qaeda, risultano oggi più che mai fuori luogo.
E’ una grande vittoria per la democrazia, è una grande vittoria per i diritti, è un giorno speciale per tutti gli afroamericani, per gli americani e per tutti coloro che da ogni parte del mondo continuano a credere che una persona non si giudica per il colore della pelle o per la sua religione ma per ciò che è e per ciò che fa.


Francesca De Luca