Processo Mills: il Procuratore chiede conferma di CONDANNA

Il Procuratore Generale ha chiesto la conferma della condanna a 4 anni e 6 mesi dell’avvocato inglese David Mills, accusato di "corruzione per atti giudiziari" per aver testimoniato il falso a favore di Silvio Berlusconi in alcuni processi a suo carico. Secondo il pg Laura Bertolè Viale, Mills "non è meritevole di riduzione della pena" rispetto alla condanna di primo grado.

La requisitoria del Pg, soprattutto tecnica sui fatti emersi nel processo di primo grado, ha sottolineato più volte come "la corruzione" del legale inglese da parte di Silvio Berlusconi sia "stata dimostrata" senza dubbi.


Lo ammetterebbe addirittura lo stesso legale secondo il Pg in una lettera scritta in occasione di un procedimento contro di lui in Inghilterra per spiegare l’origine di una somma di denaro finita nelle sue disponibilità: "Sono stato risarcito - ricorda Mills - perchè ho fatto quello che dovevo fare. Nulla di più", alludendo, secondo l’accusa, ai 600mila dollari oggetto di questo processo. E davanti al Pm e in altre occasioni durante l’istruttoria del procedimento di primo grado, "per ben 12 volte - ha insistito il Pg - Mills ha dato la versione che i soldi gli erano stati dati da Carlo Bernasconi (all’epoca dirigente nel gruppo Fininvest) su incarico del dottore".


Poi la ritrattazione: "’Quei soldi me li ha dati Diego Attanasio' (imprenditore napoletano ndr...) ma - ha ribadito Laura Bertolè Viale - è stato smentito dallo stesso Attanasio. La ritrattazione non sta in piedi. E Berlusconi sappiamo che è stato assolto al processo Arces (quello per le presunte tangenti alla Guardia di Finanza ndr...) a seguito della deposizione di Mills". Da qui la richiesta della conferma della condanna di primo grado.


Il prossimo 27 ottobre il processo d’appello all’avv. inglese David Mills. Il processo si è aperto oggi con la requisitoria del procuratore generale Laura Bertolè Viale che ha chiesto la conferma della pena a 4 anni e 6 mesi. Successivamente è stata la volta della parte civile per conto della presidenza del Consiglio Gabriella Vanadia a chiedere il risarcimento di 250mila euro. "La reticenza di Mills è pacifica - ha sostenuto - la sua confessione però costituisce la prova piena del reato. È vero che poi ha ritrattato ma solo perchè era certo di aver fatto il delitto perfetto". L’udienza è stata quindi aggiornata e le prossime sono state fissate per il 15, il 19 e il 27 ottobre quando è prevista la riunione dei giudici in camera di consiglio per la sentenza.


fonte: il Resto del Carlino