C'E' UN TESTIMONE DEL MASSACRO DI STEFANO CUCCHI NEI SOTTERRANEI DEL CARCERE!

Un uomo, detenuto a partire dalla stessa notte di Stefano Cucchi, lo ha visto massacrare in un SOTTERRANEO DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA, da due agenti di polizia penitenziaria, di piantone alle "camere di sicurezza". Ha i suoi stessi anni, 31. Era stato arrestato dai carabinieri la stessa sera (il 15 ottobre), alla stessa ora, le 23.30, per lo stesso reato (stupefacenti). HA potuto vedere dallo spioncino della porta blindata che chiudeva la sua cella, i primi colpi in viso, che lo hanno fatto crollare Stefano; ha potuto chiaramente sentire le guardie accanirsi con calci sul corpo già fragile che aveva visto rannicchiarsi in terra, e le urla di dolore del ragazzo.
Poi, quando sono stati condotti insieme a Regina Coeli, ha raccolto le sue ultime parole: "Hai visto questi bastardi come mi hanno ridotto?".

Il testimone è clandestino ed è detenuto in una cella del braccio "comuni" del carcere di Regina Coeli. Il 3 novembre, ha fatto le proprie dichiarazioni direttamente al pubblico ministero Vincenzo Barba. Ma non è tranquillo, tutt'altro: ha confidato al proprio avvocato la paura di chi ora teme il prezzo di quella verità: "Avvocato, ho raccontato al magistrato una cosa per cui ho paura che ora non mi faranno più uscire di qua".

L'avvocato ora sta tentando (a quanto pare invano) di sottrarre quel testimone al rischio di una possibile vendetta.
Ma non sarà solo questa l'ardua battaglia. La cosa piu' difficile sarà far passare la parola di un ragazzo di colore accusato di spaccio contro quella di uomini in uniforme.


Purtroppo la triste cronaca attuale dimostra come non sia così difficile che accadano fatti tanto incresciosi, come si sospetta anche in un'altra morte sospetta all'interno del carcere di Parma, in questi giorni, come potete leggere in questo articolo.





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