il Punto su Caso Marrazzo e Omicidi Sospetti: SEMPLICI COINCIDENZE, OPPURE? (video)

Dopo il ritrovamento del cadavere di Brenda, la trans coinvolta nel caso Marrazzo, e i nuovi sospetti sulla morte del pusher Gianguerrino Cafasso, avvenuta in circostanze non chiare, in una camera d'albergo, lo scorso settembre, sentiamo la necessità di mettere un po' d'ordine in questo puzzle di fatti un po' sinistri, che potrebbero (ma anche no) essere collegati in un unico torbido macrocosmo.



- Dopo che viene diffuso il video con cui Marrazzo (ora ex Presidente della Regione Lazio) era stato ricattato per mesi da un gruppo di carabinieri, poichè appariva in una situazione di intimità accanto alla transessuale "Natalie" in un appartamento di Via Gradoli in Roma, e con prove evidenti di abuso di cocaina, un'altra transessuale del giro, chiamata BRENDA, fa alcune dichiarazioni che la collocano quasi automaticamente come testimone chiave in questa vicenda.
  • - Brenda viene aggredita per strada, pochi giorni dopo le sue dichiarazioni, e le viene sottratto il cellulare ed altri effetti personali.

  • - Brenda non smette di essere al centro dell'attenzione dei media e delle indagini sul caso Marrazzo

  • - Brenda viene trovata morta, carbonizzata, nel proprio appartamento. Il suo secondo cellulare e' SPARITO e il suo PERSONAL COMPUTER viene trovato nel lavabo, sotto il getto dell'acqua. Ognuno di questi elementi sembra un chiaro tenttivo di DISTRUGGERE DELLE PROVE COMPROMETTENTI di qualcosa di molto grosso e importante, e a questo punto la sua morte, contrariamente a quello che si è cercato di dire e inculcare nell'opinione pubblica, sembra tutt'altro che un SUICIDIO o un semplice incidente.

  • - Si riaccendono i riflettori su una morte avvenuta poco tempo prima, di una persona anch'essa coinvolta in questo giro di ricatti, droga e prostituzione: aveva 36 anni, si chiamava Gianguerrino Cafasso, ed è ritenuto il pusher e il "protettore" di questo giro di transessuali, nonchè il "regista" del video/arma di ricatto nei confronti di Piero Marrazzo. Inoltre, lo stesso Cafasso, contattò una giornalista del quotidiano "Libero" per commercializzare il video di Marrazzo. E' stato trovato morto lo scorso settembre in una camera d'albergo, in circostanze non del tutto chiare: ma allora, in tempi ancora non sospetti (o non del tutto) il caso venne archiviato come un semplice arresto cardiaco dovuto con grande probabilità ad un'overdose. Ora invece, alla luce dei fatti piu' recenti, si sta riaprendo il caso e si stanno svolgendo alcuni esami, per capire se si possa trattare o meno di una semplice coincidenza. La procura ha risentito ancora una volta Jennifer, il trans che aveva un legame con Cafasso e che fu testimone della sua morte avvenuta in un albergo ad ore sulla Salaria.


Ci auguriamo a questo punto che almeno a Jennifer non capiti niente di "strano", e che si riesca in qualche modo a far luce su una vicenda tanto inquietante quanto legata al mondo politico.

Roberta Cirillo

(a seguire, il video della notizia su Cafasso, da SKY TG 24):





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