L' Italia del paradosso: "cantante drogato? Cattivo esempio. Politico drogato? E' vita privata"

Non voglio continuare a parlare di Morgan, si è già notevolmente autosponsorizzato con le sue dichiarazioni e le successive comparsate nei più svariati talk-show. Voglio parlare di come è stato presentato il problema della droga in questi giorni. E' importante mettere in evidenza il comportamento, deleterio nella sua ambiguità, dei telegiornali e dei programmi di approfondimento che hanno dicusso di questo tema. Morgan è stato escluso dal festival della canzone italiana perchè ha ammesso di fare uso di sostanze stupefacenti; è un cattivo esempio, eliminato. Come hanno potuto avere la sfrontatezza di compiere un gesto simile, additando un cantante che fa uso di droghe come fosse il diavolo, quando qualche mese fa abbiamo dovuto assistere inermi agli editoriali minzoliniani in cui venivano non minimizzati, ma cancellati se non dichiarati 'pettegolezzi senza importanza' i festini a base di cocaina che videro protagonisti politici molto in vista tra cui il nostro presidente del consiglio? Se quelle accuse fossero vere o meno non spetta a me dirlo. Il punto fondamentale del discorso non è se fosse vero o no, ma il messaggio che viene mandato ai giovani: siate ipocriti fino all' ultimo. Gli italiani, purtroppo, ragionano spesso così (come non vedere l' influenza dei comportamenti delle alte cariche ecclesiastiche in questo clima 'omertoso'): ciò che non si sa non esiste. Dunque: mentire,mentire,mentire! Sei un cantante drogato? Escluso dal festival. Sei un politico drogato? Nessun problema, è la tua vita privata. Abbiamo parlato per giorni e giorni di Morgan (come se fosse il problema primario dell' Italia) e non sono state dette più di due parole sul parlamentare che, dopo essersi sottoposto volontariamente al test antidroga, è risultato positivo. Perchè allora tanta attenzione per quello che fa un cantautore? Lui per caso è un mio rappresentante? No. Ma effettivamente non lo sono neppure i parlamentari dato che la nostra legge elettorale, già giudicata incostituzionale dall' Europa, non ci permette di votare i candidati, che invece vengono scelti dai segretari di partito. Allora gli oltre duecento parlamentari che si sono sottoposti al test devono immediatamente correre a giustificarsi. Ai cittadini? No, non sia mai. Al loro padrone, il segretario del rispettivo partito. Molti parlamentari nell' intervista che potete trovare sul sito di Annozero ( http://www.annozero.rai.it/) hanno detto che il test non va fatto perchè è inutile a causa dell' anonimato. Sono pienamente d' accordo, se tanto non sapremo mai chi risulta positivo, che senso ha? La persona non verrà mai punita. Ma perchè solamente Donadi (portavoce dell' Idv) e Melandri (Pd) hanno auspicato ad un test nominale e trasparente con la pubblicazione dei risultati resi accessibili a tutti? Ci rendiamo conto che è stato possibile che un parlamentare risultasse positivo in un test volontario? Lo trovo sconcertante.
Sfioro un altro argomento che tratterò in maniera più approfondita in un successivo intervento. E' stato mostrato ieri un filmato, già mandato in onda tempo fa nel programma 'Le iene', in cui vediamo un'intervista a ragazzini tra i 15 e i 17 anni che parlano del loro rapporto con la droga. Credo che nessuno abbia, poi, colto il 'nocciolo della questione' : questi ragazzi sono tremendamente soli. Lo hanno detto più volte, le loro parole, inconsciamente, erano grida di aiuto. Ragazzini che a quindici anni stanno fuori casa ininterrottamente dal pomeriggio al mezzogiorno seguente. Ma i genitori dove sono? Gli adulti che ruolo hanno nella nostra società? La motivazione che tutti i ragazzi hanno dato per giustificare il loro consumo di droga è stata "A casa mi annoio, non ho nulla da fare" . Ed ecco che le manifestazioni che sono state contro i tagli alla scuola assumono un' importanza fondamentale. Questi ragazzi non hanno alternative; quelle alternative che in America o in Inghilterra sono fornite da un apparato scolastico che li 'costringe' a rimanere tra le mura scolastiche in modo utile ed intelligente: vengono offerti corsi di musica, di tennis, di basket, di rugby. Questo ovviamente non significa che in America o in Inghilterra i ragazzi non si droghino, ma almeno, hanno a disposizione meno tempo per farlo e forse, molti di loro, non ne sentono il bisogno perchè riempiono il loro vuoto in modo diverso.
Una ragazza, con una frase semplice che porta in sè tutta l' ipocrisia italiana dice "non sarei contenta che mio figlio si drogasse, per questo non voglio dare ai miei genitori questo dispiacere, non voglio che sappiano che uso la cocaina". Per non dar loro dispiacere sarebbe sufficiente non usarla, ma in Italia funziona così, ciò che non si sa non esiste.

Francesca De Luca


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