La lega colpisce ancora

Oggi, nella giornata in cui si celebrano vent'anni dalla morte di Sandro Pertini, voglio ricordare una sua frase
"Sono al fianco di chi soffre umiliazioni e oppressioni per il colore della sua pelle. Hitler e Mussolini avevano la pelle bianchissima, ma la coscienza nera. Martin Luther King aveva la pelle color dell'ebano, ma il suo animo brillava della limpida luce, come i diamanti che neri oppressi estraggono dalle miniere del Sudafrica, per la vanità e la ricchezza di una minoranza dalla pelle bianca."
Inutile domandarsi quanto l' Italia avrebbe bisogno, oggi, di un personaggio politico simile; è sciocco chiedersi come si sia passati dal essere guidati da persone di questo spessore all' aver consegnato l' Italia in mano ad un gruppo di razzisti esaltati che costruiscono miti a tavolino per giustificare la loro esistenza. Com' è stato possibile?
Il bresciano, in preda al partito leghista, sta percorrendo una lunga strada verso la follia. Tutti conosciamo l' operazione White Christmas inaugurata dal sindaco di Coccaglio, appoggiato da tre assessori della lega ed altrettanti del popolo della libertà. La 'caccia al clandestino', la pulizia etnica tanto cara all' ex sindaco di Treviso Gentilini, venne fatta in onore del natale. Un controsenso in termini: Gesù non accoglieva tutti? Gesù non era un immigrato? Gesù non disse 'ciò che farai al mio fratello più piccolo lo avrai fatto a me'? Certo, ma i leghisti sono i cattolici della domenica, quelli che si siedono sulle panchine della chiesa e si addormentano, che ne sanno di Gesù? Ed ecco che il natale viene trasformato, per ammissione dell'assessore leghista alla Sicurezza Claudio Abiendi non nella "festa dell'accoglienza, ma della tradizione cristiana, della nostra identità", e poco importa che questo sia uno sproposito inascoltabile, tanto le alte cariche ecclesiastiche non possono smentire i loro fedeli alleati leghisti che usano 'benedirsi' con l' acqua del fiume Po.
Tutto questo per arrivare a raccontare l' ennesimo delirio leghista: a Villa Carcina, un piccolo comune nel bresciano, sono stati predisposti controlli a sorpresa negli autobus di linea che ogni giorno portano centinaia di lavoratori, per lo più stranieri, al loro posto di lavoro. Quest' inverno, commentando l'operazione sopra citata, ho fatto notare quanto le immagini di stranieri costretti a nascondersi in casa, terrorizzati al rumore dei passi che si avvicinano alle loro porte, ricordasse il triste periodo nazista e il nostro orrendo ventennio. Le cose peggiorano, ed oggi, in barba alle disposizioni che vietano di chiedere i documenti senza alcun motivo, questo verrà fatto. Come si selezioneranno le persone da controllare? Ci si baserà sul colore della loro pelle? Sull' accento della parlata? Proprio come avvenne in Germania. quando ebreo e delinquente diventatarono sinonimi. Come scioccarsi di questo quando il presidente del consiglio di un paese che si considera civile si permette di dire che "meno immigrati significa meno criminalità", proponendo un' equazione che non solo non ha alcuna base statisticamente reale, ma può portare solo a scontri sociali?
Il primo Marzo gli immigrati faranno sentire la loro presenza-assenza, non andando al lavoro, non portando i figli a scuola. Devono alzare la testa, aiutiamoli a farlo.
Francesca De Luca


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