Costume e Società: Elogio della Semplicità

Giorni fa ero ad un ristorante ed ho assaggiato il miglior primo piatto di tutta la mia vita, fettuccine al pomodoro e basilico. Mentre le assaporavo pensavo tra me e me che non erano altro che acqua, farina, uova, pomodoro, basilico ed un goccio d'olio d'oliva, disarmanti nella loro semplicità, fantastiche nella loro bontà.
Il proprietaro del ristorante mi ha confessato che in un primo momento non proponeva questo piatto perchè troppo semplice, troppo comune, puntando su piatti più ad effetto come frutti di mare, bottarga, astice. Questi piatti erano anch'essi molto buoni, ma la fettuccina li batteva 10 a 0.

Credo che la gente rifugga le cose semplici perchè non sembrano abbastanza autorevoli o serie, non parlo solo di fettuccina, ma soprattutto di concetti e di idee. Qualcuno ne ha addirrittura orrore.
Si dice che chi è abituato a fare ami le cose seplici, chi è abituato a raccontare e descrivere ami le cose un pò più articolate.
chi è abituato a fare ama la semplicità perchè porta ad una maggiore efficienza (e spesso ad una maggiore efficacia), chi deve raccontare spesso rifugge la semplicità forse perchè pensa che le cose semplici siano meno serie, meno intelligenti "se una cosa viene capita da tutti come può essere intelligente?".
Forse è per questo motivo che molti manager si cibano di concetti complicati, perchè vogliono stupire, molte aziende si intercciano in azioni di mercato complicate che disarmano la clientela e frustrano i loro dipendenti, pensano che esporre concetti in modo complicato faccia chic e impressioni l'interlocutore, ma è un grosso errore.

Ci sono molti esempi che dimostrano quanto la semplicità sia un fattore critico di successo.
Una nota azienda produttrice di yogurt, ha aumentato le vendite in un mercato super affollato, non puntando sui pezzettoni di frutta, non puntando sugli yogurt light, non su quelli che fanno fare tanta pipì o tanta pupù, ma dichiarando che i suoi yogurt sono "solo yogurt, frutta e zucchero".
E ancora si può essere d'accordo o meno con la politica di Berlusconi, ma quando vinse le elezioni politiche nel 1994 ruppe gli schemi della comunicazione e del linguaggio: non usò il politichese tipico della prima repubblica e parlò agli italiani con un linguaggio semplice e diretto.
Nelle vendite la semplicità è vincente perchè quello che non si comprende subito lo sentiamo distante da noi e innalziamo il muro della diffidenza.

Semplicità è fascino e bellezza, veder giocare Michel Platini al calcio dava l'impressione che i calcio fosse uno sport facile. Il calcio non è assolutamente uno sport facile, ma Platinì rendeva facili le cose diffcili.
Non si pensi che semplicità sia appiattimento: ci vuole infatti una buona abilità nel rendere facili cose difficili.
Complicare le cose è molto più semplice.... Per questo possiamo dire che la semplicità è un'arte complicata.
(G.A.)