Chi ha paura di JK Rowling e della stregoneria? George W. Bush

(Nella foto: Maggie Smith nella parte della professoressa McGonagall)

George W. Bush avrebbe negato a JK Rowling la medaglia della libertà, il più prestigioso premio presidenziale perché l'autrice britannica "approverebbe in maniera tacita la stregoneria".

Questo aneddoto è riportato nel libro biografico di Matt Latimer Storie di un sopravvissuto della Casabianca. Latimer è stato redattore dei discorsi presidenziali di Bush e ha quindi esperienza di prima mano dei retroscena di molte delle decisioni del passato presidente statunitense. I timori di Bush riguardo ad Harry Potter come veicolo per la diffusione della stregoneria presso i più piccini sarebbe stata decisiva nel il rifiuto di conferire alla Rowling questa onorificienza per la promozione della sicurezza nazionale, della pace e della cultura. Chissà che la guerra al terrore di Bush non abbia previsto anche rischi di natura magica, del resto già molta fiction ambientata all'epoca della seconda guerra mondiale ha inventato fantomatiche battaglie magiche tra stregoni nazisti e maghi inglesi o americani. Latimer in effetti osserva come, durante il mandato di George W. Bush, la medaglia della libertà sia diventato un premio sempre più politicizzato e influenzato dal bigottismo dell'entourage del presidente degli Usa.

Per la verità Harry Potter è nel mirino di molte organizzazioni della destra religiosa statunitense, che avrebbe fatto togliere la saga della Rowling da diverse biblioteche pubbliche e -soprattutto- dalle scuole. E' più probabile ipotizzare che Bush non abbia voluto innervosire questi importanti sostenitori del suo mandato con un premio politicamente inopportuno.