Gentilini condannato: “istiga al razzismo”

Così è stato deciso dal Tribunale di Venezia che oggi ha condannato Gentilini, vice sindaco di Treviso di rinomata fede leghista, perchè con le sue affermazioni istiga all’ odio razziale: interdetto dai palchi per tre anni. Non potrà più tenere comizi politici e dovrà, inoltre, pagare una multa di 4 mila euro ( fonte: Corriere.it).
Lo “sceriffo” non potrà più parlare di razza, meticciato, cani padani.
Gentilini è noto, e non solo in Italia, per le sue dichiarazioni apertamente xenofobe, omofobe, e anti-meridionali. Affinché risulti più chiara la motivazione della sua condanna è forse utile ricordare alcune delle sue esternazioni : riguardo ai “perdigiorno extracomunitari” disse che “bisognerebbe vestirli da leprotti per fare pim pim pim col fucile”, non si salvano neppure i bambini “voglio eliminare i bambini degli zingari” per non parlare degli omosessuali “darò immediatamente disposizioni alla mia comandante (dei vigili urbani) affinché faccia pulizia etnica dei culattoni, i culattoni devono andare in altri capoluoghi di regione che sono disposti ad accoglierli. Qui a Treviso non c'è nessuna possibilità per culattoni o simili”. Le frasi sopra riportate tra “”sono “pezzi di repertorio”del vicesindaco.
Con Gentilini hanno vita dura perfino i cani, nel 2008 infatti dichiarò che fosse ora di farla finita con i cani "stranieri", che non sarebbero rispettosi dell'ambiente locale e che in città sarebbero stati ammessi esclusivamente cani “di razza padana”; i cani che accompagnavo i nostri nonni e che, grazie al “gene padano” evidentemente sarebbero più fedeli.
Qui sotto riporto il discorso quasi integrale che fece Gentilini in occasione della festa della lega nord a Venezia nel 2008; è giusto che ognuno possa leggere con i propri occhi le cose che alcuni esponenti politici, anche di rilievo, si permettono di dire, senza vergogna.

"Popolo della Legaaaa! La Lega si è svegliataaaaaa!
Le mura di Roma stanno crollando sotto i colpi di maglio della Lega.
La mia parola è rivoluzione.
Questo è il vangelo secondo Gentilini, il decalogo del primo sindaco sceriffo. Voglio la rivoluzione contro i clandestini.
Voglio la rivoluzione contro i campi dei nomadi e degli zingari.
Io ne ho distrutti due a Treviso. E adesso non ce n’è più neanche Uno!
Voglio eliminare i bambini che vanno a rubare agli anzianiiiiii! Se Maroni ha detto tolleranza zero, io voglio la tolleranza doppio zero.
Voglio la rivoluzione contro le televisione i giornali che infangano la Lega. Prenderò dei turaccioli per ficcarli in bocca e su per il culo a quei giornalisti. Non li voglio più vedere...
Voglio la rivoluzione contro le prostitute. Anche loro devono pagare le tasse. Tutti pagano le tasse e devono pagarle anche le prostitute.
Voglio la rivoluzione contro quelli che vogliono aprire le moschee e i centri islamici. Qui comprese le gerarchie eclesiastiche, che dicono: lasciamoli pregare. No! Vanno a pregare nei desertiiiii! Aprirò una fabbrica di tappeti per darglieli ma che vadano a pregare nel deserto.
Bastaaaaaa! Ho scritto anche al Papa: Islamici, che tornino nei loro paesi.

Voglio la rivoluzione contro la magistratura. Ad applicare le leggi devono essere i giudici veneti.
Voglio la rivoluzione contro chi vuole dare la pensione agli anziani familiari delle badanti extracomunitarie. Sono denari nostriiiiii! E io me li tengo. Questo è il vangelo di Gentilini: tutto a noi e se avanza qualcosa agli altri... Ma non avanzerà niente!
Voglio la rivoluzione contro i phone center i cui avventori si mettono a mangiare in piena notte e poi pisciano sui muri: che vadano a pisciare nelle loro moscheeeee!
Voglio la rivoluzione contro i veli e il burqa delle donne. Io voglio vedere le donne in viso, anche perché dietro il velo ci potrebbe essere un terrorista e avere un mitra in mezzo alle gambe. Che mostrino l’ombelico caso mai....
Ho scritto al presidente della Repubblica che bisogna dare un riconoscimento all’usciere di Ca’ Rezzonico che ha vietato l’ingresso alla donna islamica.
Io voglio la rivoluzione contro chi dice che devo mangiarmi la spazzatura di Napoli. Io la prendo e la macino e poi se la devono mangiare loro perché sono loro che l’hanno prodotta! Io non lo tollero...
Io voglio la rivoluzione contro chi vorrebbe dare il voto agli extracomunitari. Non voglio vedere neri, marroni o grigi che insegnano ai nostri bambini. Cosa insegneranno, la civiltà del deserto?
Il voto spetta solo a noi. Ho bisogno del popolo leghista. Queste sono le parole del vangelo secondo Gentilini. Ho bisogno di voi. Statemi vicini. Non voglio vedere questa gente che gira di giorno e di notte. Un abbraccio a tutti, viva la Lega!".