PIERO MARRAZZO TORNA A CASA

Dopo la bufera mediatica che lo ha visto protagonista di uno scandalo a sfondo sessuale fatto di ricatti, video compromettenti e omicidi ancora da chiarire, l’ex governatore della Regione Lazio, Piero Marrazzo, è tornato a casa.
La sua immagine di uomo politico, di giornalista e di padre-marito modello, è andata distrutta dopo che le sue frequentazioni nel mondo dei transessuali sono diventate di dominio pubblico.
La notizia è esplosa come un fulmine a ciel sereno quando, il 23 ottobre, quattro carabinieri sono stati arrestati con l’accusa di aver ricattato Marrazzo. Inoltre, i video che lo ritraevano durante gli incontri con i trans, forse sono costati la vita a Rino Cafasso, pusher romano e “confidente” dei carabinieri, morto il 12 settembre per una dose letale di eroina.
Piero Marrazzo, dopo aver tentato di difendersi dalle accuse, si è trincerato nel silenzio preferendo l’oblio al caos che si era scatenato nell’opinione pubblica. Dopo essersi dimesso dal ruolo di governatore della Regione Lazio, ha trascorso un periodo di totale isolamento in un istituto religioso. Durante questa difficile permanenza, lontano dagli affetti più cari e con il peso insopportabile dei suoi errori, delle sue debolezze, Marrazzo riceve la notizia della morte di Brenda, il trans coinvolto insieme a lui nel video- scandalo. Un altro dolore si aggiunge all’umiliazione di aver “tradito” chi credeva in lui.
Ora è tornato a casa, provato dagli eventi, dimagrito e con una vicenda giudiziaria ancora da chiarire. Per ora la famiglia, gli amici e la presenza di un medico che lo aiuta a superare i numerosi traumi che ne hanno minato la stabilità emotiva, sono gli unici contatti con il mondo esterno. Niente giornali e pochissima TV.
Certe ferite hanno bisogno di tempo per rimarginarsi, Piero Marrazzo deve ritrovare le sue certezze, le risposte a tante domande, ma in fondo lui è solo una delle tante vittime. Coraggio.

ANGELA CATALINI


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