storia di SUSY - scelte di vita di un transessuale

Susy vive in Sicilia, in provincia di Messina, nella splendida cornice della Valle dell’Alcantara. Susy non è il suo vero nome, è quello che usa per lavoro. Di giorno è un tranquillo impiegato in una società di telecomunicazioni, la sera, si trasforma in un trans.

Non è stata una scelta facile quella di vivere la sua vita in contro-tendenza in un paese dove forse certe realtà non sono neppure ipotizzabili. Ma Susy ha seguito soltanto la sua natura che la vuole donna, giovane, bella e seduttiva.

La incontro in un giorno di sole di fine ottobre. Ci eravamo sentite per telefono e la voce maschile, addolcita nei toni, mi aveva incuriosito. La sua casa è piccola ma accogliente, ci sono fiori dappertutto, quadri artigianali, tende ricamate. Sul letto campeggia un enorme cuscino a forma di conchiglia e qualche pelouche che si affretta a togliere.

  • Non voglio dare l’impressione della collegiale - dice. - Ma quei pelouche sono con me dall’infanzia.

Ci sediamo in cucina davanti a una tazza di caffè e Susy inizia a raccontarmi qualcosa della sua vita, delle sue scelte, del suo lavoro.

Fin da piccola sentiva che il corpo di un uomo le stava stretto. Invidiava le ragazzine che avevano già messo su le forme, ammirava le donne adulte che camminavano con i tacchi e avevano i capelli lunghi e profumati. Sapeva già allora che dentro il suo corpo maschile, c’era una donna.

  • I miei non avrebbero mai accettato la mia voglia di femminilità, così dovevo limitarmi a piccoli dettagli, come ad esempio un fermaglio rosa tra i capelli da cui non mi separavo mai.

Gli anni trascorsi all’Università, lontano da casa, hanno giocato un ruolo determinante nello sviluppo della personalità di Susy che, priva del controllo ossessivo dei genitori, ha iniziato una lenta trasformazione.

  • E’ stato come se, da un bozzolo informe, spuntasse una farfalla. Io ero quella farfalla imprigionata nel bozzolo, soltanto ora mi sento viva.

La guardo: ha i capelli lunghi di un bel castano chiaro, il corpo minuto e sottile, le mani curate e le labbra carnose.

  • Le labbra sono l’unica cosa artificiale che ho - dice Susy. - Per il resto prendo ormoni, anche se non riesco ad arrivare a superare la seconda di reggiseno. Forse mi farò la mastoplastica addittiva, ma non altro.

Susy ha deciso di essere sé stessa ma non rinuncia completamente alla sua natura maschile. Sotto la gonna stretta c’è il suo segreto.

  • Molti uomini vengono con me per la mia parte maschile, anche se non lo ammetterebbero mai - dice.

Sul tavolo c’è la fotografia dei suoi genitori nel giorno del loro matrimonio.

  • Non li ho più visti dal giorno della laurea. Sono venuti a salutarmi, sapevano che avevo scelto di essere donna, ma forse non volevano crederci.

Susy non dice altro, è evidente che la famiglia le manca, ma non può più tornare nel bozzolo. La farfalla ha imparato a volare.

ANGELA CATALINI



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